Wine Marketing, tra mito e realtà spesso aumentata.
L’obiettivo è stupire il cliente, emozionarlo, coinvolgerlo attraverso opportuni strumenti per dare forza al brand.
Quando il consumatore si avvicina allo scaffale ricerca il vino per stupire un ospite a cena ed è sottoposto a numerosi fattori che influenzano la sua scelta. Ed è qui che si manifesta la creatività delle aziende che esaltano il contenitore più che il contenuto, attraverso bottiglie imponenti ed etichette che devono affascinare per estetica.
E’ qui che nasce l’importanza della storia che si racconta, purtroppo a volte vera e propria favola.
Seppur meravigliosa caratteristica dell’uomo, vanto e orgoglio di tanti che su questa hanno costruito la propria fortuna e le fortune dei prodotti che vendono, la creatività rischia di non raccontare il vero. Soprattutto ora che tutto può essere verificato nell’immediatezza di un click.
E sei quei meravigliosi filari non esistessero, se quei tramonti non fossero cosi limpidi e quell’aria non fosse cosi salubre?
La scelta di un vino dovrebbe andare oltre, considerare non solo l’aspetto estetico ma oltrepassare l’etichetta, leggere attraverso di essa. Costruirsi un viaggio, seppur virtuale, per visitare l’azienda e raccogliere feedback sul suo modo di condurre i vigneti. Conoscere il nome produttore e guardarlo negli occhi, osservare mani dei contadini che coltivano la terra.
Gli strumenti ci sono, sta a noi utilizzarli per verificare che la storia non sia favola. Solo cosi potremmo parlare di Terroir, approccio naturale, tutela dell’ambiente.
E’ un percorso più lungo, ma più vero, che renderà anche più concreto il rapporto tra il cliente ed il brand. Un legame veramente personale, Unico.
Tenuta Liliana Staff