Universalmente prodotto artigianale di elevata qualità, il vino naturale è prodotto rispettando precisi standard di eco-sostenibilità ambientale.
Ottenuto con uve biologiche, questo vino non subisce trattamenti chimici durante nessuna fase della filiera produttiva ed è il frutto di una filosofia che privilegia il rapporto con il territorio e la natura. Le uve sono raccolte a mano, la fermentazione avviene solo con lieviti indigeni, nessuna filtrazione è concessa.
Ma chi stabilisce queste regole che determinano se un vino è naturale o meno?
Le normative europee vigenti vietano l’utilizzo del termine “vino naturale” ed in tutto il mondo non esiste una definizione univoca di tale prodotto. Eppure in questi giorni, dopo uno studio che dura da anni, le autorità francesi hanno “superato” l’ostacolo legislativo europeo dando vita ad una nuova denominazione, “vin méthode nature”. Hanno elencato i criteri, un protocollo ed un disciplinare “fai da te” per ottenere questa denominazione. “Vino dal metodo naturale”, per i meno tecnici del settore equivale al “vino naturale” a tutti gli effetti.
E’ una grande vittoria, come ritengono i produttori francesi, un modo per spronare l’Europa o una concorrenza sleale?
Di certo è una normativa francese, e non europea, che crea forte confusione in un mercato già poco chiaro. Perché non si riesce a mettersi d’accordo a livello europeo quando i criteri ed i regolamenti su questi vini proposti dalle varie organizzazioni si discostano di molto poco? Cosa manca per una unità europea, anche in questo settore?
In conclusione, un plauso all’astuzia francese o un monito alle varie commissioni europee a definire e legiferare una linea di condotta comune per tutti? Prima che sia troppo tardi, quando dimostreremo unità?
Tenuta Liliana Staff