Date le origini evidentemente francesi, è opportuno considerare il valore che a questo termine viene attribuito oltralpe.
In Francia il termine Terroir è associato ad un vino nato da un singolo vigneto che attribuisce all’uva caratteristiche uniche. Sono chiamati in causa molteplici fattori, non solo il terreno, quali il clima, la morfologia del terreno, l’altitudine, l’esposizione, le caratteristiche geologiche del suolo ed i componenti minerali ed organici che lo compongono. Anche il drenaggio dell’acqua, i lieviti indigeni ed infine le scelte del produttore.
Tecnicamente tutto ciò è schematizzabile in elementi Naturali ed elementi Antropici.
Concetto fondamentale è che il Terroir è unico e l’unicità del suolo è la risorsa più difficile da tutelare. E non è riproducibile come ognuna delle caratteristiche di un luogo.
Due vini prodotti dalla stessa uva, dallo stesso produttore ma provenienti da vigneti diversi sono inevitabilmente diversi. Le pratiche enologiche sono esportabili, non lo sono però tutti gli altri elementi. Ecco perché ogni vino è espressione del suo Terroir.
E l’uomo in tutto ciò può esaltare o distruggere, con il suo intervento, quello che il Terroir gli dona. Perché il vino per quanto naturale, non si fa da solo, ma richiede la conoscenza e la tecnica dell’uomo.
Non esiste un suolo favorevole alla qualità di un vino o un vitigno migliore di un altro. Esistono solo buone o cattive interazioni tra Suolo e Vitigno.
Lo sosteneva Leonardo da Vinci che sappiamo più sul movimento dei corpi celesti che sul terreno sotto i nostri piedi. E ancora oggi possiamo dire che c’è molto altro da scoprire nei Terroir di tutto il mondo.
Tenuta Liliana Staff