Quel treno per…Rincorrere.
Il verbo ideale per descrivere il mondo del vino oggi è rincorrere.
Sopratutto il consumatore, che con il suo gusto (in evoluzione) e le sue scelte, modifica l’andamento di tutto il settore. Il consumatore sceglie la bottiglia sullo scaffale o al ristorante e questa sua scelta ricade e determina le scelte delle aziende.
Cambia così l’epoca di vendemmia, cambiano i disciplinari, cambiano le etichette e il peso delle bottiglie. A volte, purtroppo, cambia perfino la filosofia aziendale.
È successo qualche settimana fa con il cambio di disciplinare del Chianti. Un cambio in corsa per autorizzare residui zuccherini tanto cari al “nuovo mondo” del mercato enologico (sopratutto Sud-est asiatico e Cina).
Il mercato che viaggia a tutta velocità. Troppo spesso troppo veloce per poter aggiustare il tiro in corsa. Che, si sa, i tempi in vigna e in cantina seguono delle logiche annuali e stagionali che mal si combinano con la necessità di cambiare.
Ma…la svolta c’è.
La stazione su cui puntare c’è. La possibilità di variare la rotta e di correre su binari lontani da queste logiche: l’identità. Costruirla e salvaguardarla e farle parlare la lingua di tutti i paesi del mondo. Riconoscere e farsi riconoscere sempre.
Lì sta il trucco: avere chiare in mente le proprie idee e coscienza di se stessi.
Piuttosto che agganciare il proprio convoglio a treni già in corsa e troppo veloci e vicini alla meta.
Piuttosto che lasciarsi trasportare in modi e luoghi non scelti.
Trovare sempre la propria strada e perseguirla.
Trovare sempre la propria identità e puntare tutto il carbone su quella motrice.
Vincente. Che seguire il mercato sembra facile, ma non lo è.
Crearsi il proprio mercato è difficilissimo, ma il gusto che si prova è indescrivibile.
“Inseguire i propri sogni, colorarli con le proprie mani. Sporcandosi e assaporandone il dolce sapore…”
Tenuta Liliana Staff